E la Famiglia?
Il disturbo mentale innesca un meccanismo a cascata che coinvolge tutti i membri della famiglia stessa. I familiari affrontano un cambiamento improvviso, inaspettato, inspiegabile, incomprensibile che può portare a confusione e rabbia se non affrontato adeguatamente.
È importante:
- non nascondersi e non temporeggiare nella richiesta d'aiuto aspettando che la situazione si risolva da sé;
- entrare a far parte di un gruppo di familiari: la condivisione delle proprie esperienze con persone che si trovano nella stessa situazione può essere di grande aiuto;
- sapere affrontare le situazioni di crisi;
- mantenere i propri interessi al di fuori delle situazioni di malattia;
- accettare l'aiuto da parte di persone che offrono il loro sostegno;
- ritagliarsi ogni giorno un po' di tempo per sé e per le altre relazioni sociali.
Inevitabilmente chi
condivide la sofferenza determinata da questo disturbo dovrà affrontare
nell'arco della vita le ricadute e le crisi del proprio familiare, trovandosi a
volte nella condizione di non avere informazioni cliniche aggiornate. Se da un lato la riservatezza è un elemento
fondamentale per il rispetto della persona, preservando il rapporto
medico-paziente, dall'altro è necessario, nella formulazione del programma
terapeutico-riabilitativo, il coinvolgimento della famiglia affinchè questo
possa svilupparsi in tutti i suoi aspetti oltre ad offrire il necessario
sostegno.